Melanzane

Tra le piante orticole maggiormente coltivate in superfici limitate, non può certo mancare la melanzana, ortaggio originario dell’Asia introdotto in territorio siculo già nel lontano Quattrocento. La melanzana interessa una buona fetta della produzione del Bel Paese: tant’è che il 30% delle coltivazioni è destinato proprio a questo ortaggio.
Esistono numerose varietà di melanzane, nonostante quelle tonde ed ovali siano le più apprezzate in assoluto. La Violetta (napoletana, palermitana, nana) è una nota melanzana dalla forma allungata e cilindrica, assai precoce e piuttosto rinomata per la sua nota di particolare piccantezza. La melanzana Black beauty, capostipite delle Tonde, si presenta con una buccia violacea molto scura, ed è tipica dei paesi fiorentini.
Si narra che le melanzane siano potenzialmente tossiche, responsabili di mal di testa improvvisi e febbre. Questa credenza, di primo acchito paradossale, presenta un fondamento di verità: le melanzane crude, infatti, contengono una considerevole quantità di solanina, sostanza alcaloidea glicosilata tossica (contenuta soprattutto in patate germogliate e pomodori). L’assunzione di dosi eccessive di solanina può creare effetti collaterali spiacevoli, quali sonnolenza, irritazione della mucosa gastrica, emolisi ecc. L’unico modo per ovviare al problema è la cottura della melanzana: con il trattamento termico, la solanina presente viene ridotta della metà. Dopo questo approfondimento è comprensibile anche il motivo per cui la melanzana cruda presenta un sapore amaro e sgradevole; d’altra parte, le melanzane sono buonissime dopo la cottura (alla griglia, in padella, fritte, sott’olio, al forno, pasticciate ecc).

Sembra che la melanzana abbia proprietà paragonabili a quelle del carciofo, per la presenza di alcune molecole simili alla cinarina: a tal proposito, l’ortaggio è utilissimo per il riequilibrio della funzionalità epatica. Stimolando l’attività del fegato, la melanzana presenta anche proprietà ipocolesterolemizzanti. Come sopradescritto, la melanzana è ricca di potassio, mentre il contenuto di fosforo e calcio è piuttosto modesto, pertanto vanta discrete potenzialità remineralizzanti. Essendo fonte di fibre, l’ortaggio è ideale in caso di stipsi: alla melanzana sono, infatti, attribuite blande proprietà lassative. Inoltre, è consigliata nelle diete in caso di anemia, aterosclerosi, oliguria e gotta. Note anche le virtù depurative, diuretiche ed antinfiammatorie associate alla melanzana. Anticamente, le foglie di melanzana erano utilizzate per preparare cataplasmi emollienti utili in caso di ascessi, scottature ed emorroidi.

Curiosità
La melanzana è sfruttata anche in ambito cosmetico per preparare creme viso e maschere ad alto potere nutriente ed idratante. Un rimedio popolare “di bellezza” è preparato con la polpa schiacciata di melanzana: si ottiene un buon effetto nutriente applicando l’impasto sulla pelle del viso, preferibilmente unito a yogurt.Ad uso esterno, pare che la melanzana possa vantare anche proprietà schiarenti.